giovedì 12 ottobre 2017

La scorsa settimana l’OCSE ha bocciato le università italiane ma il problema è più grave di quanto risulti a Parigi

La scorsa settimana un rapporto pubblicato dall’OCSE ha tirato le orecchie al nostro Paese, alle sue politiche ed ai suoi cittadini in tema di università. Pochi laureati, bassa preparazione, il crearsi di una sorta di trappola della bassa competenza che tende ad autoalimentarsi ed autoperpetuarsi, inadeguato riconoscimento della competenza e inadeguata premialità in favore della stessa. E ci aggiungerei anche un aspetto strettamente collegato, una pressoché inesistente punibilità per l’incompetenza.
Una situazione certamente grave, ci sono pochi dubbi, ma ci sono aspetti che non riescono ad emergere da una arida statistica.

giovedì 14 settembre 2017

Tutta la barberia della Camera costa 20mila euro annui. I giornalisti si oppongono ad ulteriori tagli

La storia che vi raccontiamo oggi è davvero particolare ed è figlia, alla fin fine, della solita domanda. Cosa succederebbe se si cominciasse a ragionare sulla base dei numeri veri?

Il costo reale della barberia della Camera dei deputati
Un collega ha calcolato il costo complessivo della barberia della Camera, tra stipendi, quota di pensione e incassi il costo totale che grava sui contribuenti è pari a circa 20mila euro annui. Per un approfondimento il pezzo lo trovate qui.

Il costo reale va bene ma la proposta no!
Purtroppo il volenteroso collega ha percorso anche l'odiato ultimo miglio e ha presentato una proposta per azzerare completamente tale costo, una proposta che pecca di eccessiva semplicità ed efficacia, ampliare la platea dei potenziali utenti.La proposta è stata accolta in maniera davvero sorprendente nei corridoi di Montecitorio e ha cominciato anche a circolare una simpatica presa in giro dei giornalisti.



martedì 1 agosto 2017

Scintille a cinque stelle sui vaccini. Lei non sa chi sono io

Ci sono state scintille tra l’onorevole Davide Barillari, consigliere regionale in Lazio per il Movimento 5 Stelle, e Roberto Burioni, noto medico.
Argomento della contesa i vaccini.
I due contendenti sono:
Davide Barillari, diplomato all’ITSOS di Cernusco sul Naviglio in informatica e telecomunicazioni, almeno traduco così il suo “graduated in Information technology and Electronics” del suo CV inspiegabilmente in inglese sul sito della Regione, consigliere regionale in carica per il M5S nel Lazio.
Roberto Burioni, una laurea in Medicina e Chirurgia presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma e un Dottorato di Ricerca in Scienze Microbiologiche presso l’Università di Genova. Attualmente ricercatore e professore Ordinario di Microbiologia e Virologia presso l’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano.
Nonostante la ‘leggera ‘ disparità tra i curriculum in campo l’agone è stato caldissimo e non sono mancati momenti di grande ilarità. Prima di riportarveli faccio però una precisazione, non entreremo nel dibattito relativo ai vaccini in quanto mi mancano le nozioni di base, nel senso che sono dottore ma in Economia e non avendo alcuna competenza medica mi affido a chi questa competenza la ha.


venerdì 21 luglio 2017

Ma la vera mediocrità è nella Pubblica Amministrazione italiana o in chi si rifiuta di ragionare?

Lo sanno anche i sassi, parlare male della Pubblica Amministrazione italiana assicura visibilità, successo e talvolta anche una buona carriera.
Questo è uno dei motivi, secondo i malpensanti, per cui tanti si dilettano a sputare sentenze inappellabili contro ogni cosa abbia anche solo un vago sapore di ‘pubblico’ in Italia, anche a rischio di sfidare il comune senso del pudore, e del ridicolo.
Prendiamo ad esempio la circolare sull’ Attuazione delle norme sull’accesso civico generalizzato, che prevede le modalità con cui si possono richiedere informazioni alle Pubbliche Amministrazioni.
Tali richieste possono essere presentate in varie forme, anche a mano o per fax, ma principalmente la norma si riferisce alla presentazione per mail. Per evitare però richieste eccessive o vessatorie da parte dei cittadini è previsto che il richiedente sia identificato, quindi la richiesta si può presentare con una PEC, si può essere identificati tramite lo SPID oppure può essere allegata una copia del documento.
La circolare è, sul punto specifico, piuttosto equilibrata e aperta. Ad esempio prevede che se manca un allegato importante, come la copia della carta d’identità, la richiesta non vada cestinata ma si contatti il mittente per consentirgli di procedere all’identificazione.

Un esempio
Se ad esempio arrivasse una mail dall’indirizzo ho3laureee2master@ilballista.com la Pubblica Amministrazione risponderebbe al mittente chiedendogli di inviare una copia del documento d’identità, la cui foto sia preferibilmente priva di giacche vistosamente sgargianti.

Va bene. E il problema?
Il punto 3.2 della circolare recita, testualmente e dopo aver spiegato perché è considerata necessaria l’identificazione del richiedente, così: “Pertanto l’identificazione del richiedente va intesa come condizione di ricevibilità della richiesta. In caso di richiesta anonima o da parte di un soggetto la cui identità sia incerta, l’amministrazione deve comunicare al richiedente la necessità di identificarsi secondo una delle modalità di seguito indicate”.
Quindi la mail dall’indirizzo ho5laureee3master@lasparogrossa.it avrebbe risposta, mi sembra che sia chiaro.

Ma Oscar Giannino non ci sta
Però uno dei più autorevoli e preparati giornalisti italiani, Oscar Giannino, evidentemente non apprezza e pubblica un salacissimo post:
#Folgorazioni Circolare 2/2017 del Ministro PA, punto 3.2: recita testualmente come sotto riportato e non credo serva un commento”

La scorsa settimana l’OCSE ha bocciato le università italiane ma il problema è più grave di quanto risulti a Parigi

La scorsa settimana un rapporto pubblicato dall’OCSE ha tirato le orecchie al nostro Paese, alle sue politiche ed ai suoi cittadini in tema...